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Un' altra voce sento quà gridare,
Parmi la madre tua che quella sia,
Che con voce pietosa sta a chiamare,
Dicendo : Figlio caro e figlia mia,
Quanti travagli al mondo ebbi a passare
Mentre che io ti allevavo e ti nutria
!
O figlio mio, ti sia raccomandato,
Non ti mostrar con me tanto spietato
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Quanto oh quanto ne sopportai dolore
Nove mesi che in ventre ti ho portato
!
Quanti travagli intesi nel mio core
Da quell' ora che fosti generato,
Poi partorito con tanto dolore !
Io t'ho nel seno mio sempre allevato..
Con tanto gusto ognora ti fasciava,
E mille baci nel viso io ti dava.