1) POGGIO
UMBRICCHIO, comune di Crognaleto,
provincia di Teramo, Abruzzo.
Abitanti 110
Altezza 710 mt. slm
Coordinate geografiche: Latitudine 42,5620 Longitudine 13,5515
Distanza dal capoluogo TERAMO: Km 27
Con l'auto, percorrere la Strada Statale n. 80 del Gran Sasso d’Italia
direzione Montorio al Vomano per Km 12 e poi verso L’Aquila per altri
Km 11, girare a destra sulla Strada Provinciale 42C per Km 4
2) Cenni storici
Arroccato nell’alta valle del Vomano, a ridosso di quella che è stata
per duemila anni una delle principali vie di comunicazione tra l’Abruzzo
e Roma, il toponimo di Poggio Umbricchio compare per la prima volta nel 1239 in
un documento dell’imperatore Federico II di Hohenstaufen che affidò ai
signori de Podio Ymbreccle la custodia del prigioniero milanese Enrico de
Cruce.
Tuttavia, reperti ceramici e altri rinvenimenti archeologici dimostrano che
il suo territorio è stato abitato, senza soluzione di continuità,
sin dall’età romana.
Nel Medioevo l’abitato di Poggio Umbricchio era costituito da un insediamento
fortificato (castrum) disposto sulla sommità di un’altura (podium)
dominata dalla rocca (arx) e dal sottostante villaggio aperto (casalis) posizionato
nei pressi dell’antica chiesa di Santa Maria de Plebis, sede del plebanatus
Podii Umbriculis.
Durante il regno dei sovrani angioini e aragonesi (1266-1503) alcune tra
le principali famiglie del Regno ebbero in feudo il paese: dapprima gli Acquaviva
e i Valignano, poi i Cantelmo e gli Orsini, quindi, durante il secolo XV,
i signori di Poggio Ramonte.
Verso la metà del secolo XVI, la popolazione e le strutture ecclesiastiche
si trasferirono a ridosso del castrum. Al 1570, infatti,
risale la costruzione dell’attuale chiesa parrocchiale di Santa Maria
Lauretana, probabilmente opera di maestranze lombarde (pochi anni prima,
nel 1562, la costruzione della casa parrocchiale era stata affidata al magister
lombardo Giovanni di Bartolomeo di Pontasco).
Dal 1506 fino all’abolizione della feudalità (1806) Poggio Umbricchio è stato
feudo della famiglia Castiglione di Penne. Nel 1710 il
barone Giovanni Battista Castiglione ottenne dall’imperatore Carlo
VI d’Asburgo il titolo di marchese di Poggio Umbricchio.
La storia dell’abitato, che è stato centro amministrativo autonomo
(universitas) fino ai primissimi anni dell’Ottocento, è segnata
da alcuni momenti particolarmente importanti: la concessione degli statuti
(metà del sec. XVI), la compilazione del catasto onciario (1748),
la defeudalizzazione (sec. XIX).
3) Beni
culturali, artistici, storici, ambientali:
Il territorio di Poggio Umbricchio, collocato nella verde vallata del fiume
Vomano e di fronte al massiccio del Gran Sasso, consente lunghe e salutari
passeggiate tra verdi e fertili colline pedemontane o tra le docili alture
della Laga.
Il paesaggio presenta tratti con una densa copertura di bosco che si alterna
a tratti dove le rocce prevalgono sulla vegetazione. Questo territorio così vario,
unito al silenzio della montagna favorisce la presenza di numerose specie animali,
che si possono osservare sostando in discreto silenzio per pochi minuti: tra
gli uccelli segnaliamo la Poiana, il Picchio rosso maggiore, il Picchio verde,
il Falco Pellegrino, diverse specie di Cince, il Pigliamosche, il Barbagianni,
l’Allocco, la Ghiandaia, il Gheppio, la Moretta Tabaccata ed il Martin
Pescatore; tra i mammiferi è possibile osservare, sui tratti limosi
lungo il fiume Vomano, il Cinghiale, il Tasso, la Volpe, la Faina, la Donnola
e lo Scoiattolo nero. Nel tratto di fiume vivono le Trote, il Barbo, il Cavedano
e la Biscia dal collare. I periodi migliori per la visita sono la primavera
e l’autunno.
4) Da visitare
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Lauretana (secolo XVI) e, al suo interno,
magnifici altari lignei barocchi, affreschi cinquecenteschi, tele dei secoli
XVII-XVIII, un sorprendente soffitto ligneo a cassettoni del Seicente recentemente
restaurato, il cippo miliario romano (IV secolo d.C.);
La chiesa di San Michele, unico elemento architettonico superstite del castello
medievale;
Le edicole votive sparse lungo le vie di accesso all’abitato, realizzate
con dipinti murali o maioliche castellane;
Stemmi medievali scolpiti su pietre rimesse in opera in diverse abitazioni
del centro;
Il mulino ad acqua sul fiume Vomano interessato da una importante
operazione di restauro e di ripristino;
Case rupestri fabbricate a ridosso di pareti rocciose un tempo utilizzate per
il ricovero di uomini e greggi.
5) Personaggi Illustri
Franceschina de Podio,
feudataria e sposa (1506) di Angelo Castiglione di Penne,
rimasta vedova governò gli affari della potente famiglia
pennese e concesse (metà Cinquecento) gli Statuti
agli abitanti di Poggio Umbricchio.
Berardino Mazzetta, importante proprietario di armenti
nella seconda metà del Cinquecento.
Giovanni e Berardo Cesarini, zio e nipote, rispettivamente
pievano e medico, trucidati dai briganti nel 1799.
Gioacchino Pio, primo eletto del Comune
di Crognaleto, morto avvelenato nel 1555.
Giuseppe Andreoli, sindaco del Comune di Crognaleto
nei primissimi anni del Novecento.
6) Economia
Storicamente le principali attività economiche erano legate allo sfruttamento
agro-pastorale del territorio; unica eccezione l’attività edilizia
poiché i Poggiani sono sempre stati reputati ottimi scalpellini e bravi
muratori.
Tra i prodotti tipici vanno
ricordati la sugna (crema da spalmare sul pane ottenuta
dal lardo del maiale macinato e speziato; i famosi e gustosissimi
faggioli di Poggio Umbricchio; il cascio marcetto (crema
di formaggio macerato dai vermi)
7) Manifestazioni ed eventi
Tra le più importanti manifestazioni ricordiamo le rievocazioni storiche
di San Antonio Abate (17 gennaio); del venerdì Santo con la solenne
processione notturna; della Via Crucis con attori e figuranti in costume; il
lunedì dell’Angelo, con la tradizionale scampagnata e pic-nic
presso il vecchio mulino ad acqua di Poggio Umbricchio; i festeggiamenti in
onore della Santa Patrona, Santa Maria Lauretana (8 settembre), con i tradizionali
festeggiamenti di musica, fuochi pirotecnici e con giochi popolari; la Giornata
ecologica, per la sensibilizzazione dei cittadini ai problemi dell’ambiente;
il raduno nazionale di Bouldering (arrampicata fatta a mani nude su massi di
varie forme e dimensioni); infine nell’ultima domenica di luglio la manifestazione “Vivere
in un mulino ad acqua”nei pressi del vecchio mulino ad acqua, recentemente
ristrutturato dall’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga.
8)
Principali manifestazioni
- 17 gennaio: lu Sant’Antonie;
- venerdì santo: processione del Cristo morto lungo le vie del paese;
- lunedì di Pasquetta (a passà l’acque);
- luglio: festa di mezza estate (rievocazione degli aspetti della vita agro-pastorale
presso l’antico Mulino di Poggio Umbricchio);
- 8 settembre: festa patronale in onore di S. Maria Lauretana e S. Vincenzo
Ferreri;
- 11 novembre: S. Martino |