Armi e munizioni inviate a Montorio per combattere i briganti

Prima di attaccare Montorio, base logistica delle forze dei briganti, il Vicerè ordino che dalla vicina Pescara fosse spedito al Marchese di Santa Cristina un gran numero di armi e munizioni per essere sicuri di anninentare le forze dei briganti.
Una macchina da guerra con la sua custodia munita di ruote e 100 bombe vuote per il suo utilizzo.
Centotrenta stoppacci ed altrettante stecchetto dì legno collocate in due grossi cesti.
Quattro mortai di bronzo con degli assi di legno incrociati da sbarrette di ferro.
Quattro pertiche a forcella con le aste in legno per puntellare i mortai.


Tre grosse casse di legno muniti di chiavi che servono a contenere i seguenti strumenti e materiali necessari a costruire e caricare le bombe, i mortai e gli spazzacampagna: Una custodia per cartucce in lamina piegata per conservare gli stoppini pieni di miscela di polvere da sparo; mille bullette; due rotoli di spago; un rotolo di cotone filato; due rotoli di nerbi di vacca sfilati; un setaccio; un misurino di latta per caricare lo spazzacampagna; quattro rotoli di coda di vitello; cinque libbre di colla tedesca; quattro piastrine di ferro; sei canne di stoffa di cotone di Marsiglia; un secchio di carbone di nocciolo macinato; una lanterna; un becco di legno per caricare lo spazzacampagna; un piatto per bilancia di bronzo con il romano; un'ascia di ferro con il manico in legno; una sega, sei pennelli; due sagome di legno; un maglio di legno ad una mano; un tegame di bronzo con il manico in ferro; quattro bacchette per caricare le stecchette; quattro tavolette di legno a misura delle bocche dei mortai per caricarli; quattro grappe ferro a cinghia e altre otto con foro; altre quattro da fissare negli assi dei mortai quando devono essere appesi per il picchetto; nove trivelli; dodici chiodi d'acciaio; quaranta chiodi piccoli; quindici libbre di cera gialla; due rotoli e mezzo di cordicella; un martello da fabbro ed un altro da carpentiere.
Altre due grosse casse di legno contenenti i seguenti strumenti per i minatori: sei orme d'acciaio a forma di pigna; sei scarpelli in acciaio con la punta a piramide; altri sei dello stesso genere con taglio curvo; altri dodici per tagliare il ferro; due pali di ferro in acciaio a due punte; due piedi di porco; quattro trivelli fatti a taglio curvo; quattro manici di legno per i trivelli grandi; due martelli da carpentiere con i manici in legno; due mazze grandi di ferro a bocca e punta di piramide con i manici; altre due mazze a bocca con i manici; un pezzo di cavo da barca da quaranta passi.

Duecento pale di ferro munite di aste; Duecento zappe munite di aste; Centocinquanta picchi a due punte muniti di aste. Cinquanta asce per spaccare la legna munite di aste. Cinquanta ascette ad una mano munite di aste, e tutti i relativi strumenti per la lavorazione di ferro e metallo vanno legati con una corda in mazzi da dieci; Cinquecento granate di ferro cariche, riposte in dieci cassette di pioppo rafforzate con ferro. Cento fascette impeciate, la metà di esse erano legate con dei sacchetti pieni di miscela di polvere da sparo, e sistemate in cinque grosse ceste. Una stadera nuova riposta nella sua cassa. Dieci teloni nuovi per coprire altrettante some di polvere. Due piccoli stendardi con le armi reali per guidare le due truppe con animali carichi di tutte le munizioni. Dieci quintali di polvere riposta in sacchetti di lino dentro i barili. Venti quintali di pallottole di fucile e archibugio riposte nei cassonetti. Novantasette quintali di corda per archibugio e rotoli, avvolta in stoffa e legata con la corda. Cento paia di pistole di accensione riposte nei cassoni. Due armature da petto ed elmi rinforzati di ogni genere per i petardieri. Più i cinquanta cappotti che ha inviato la Camara per le milizie di cavallo di D. Manuel de Toledo riposti in quattro cassoni.