Caratteristiche costruttive

Analisi degli elementi costruttivi

La lettura del lessico costruttivo occupa un posto primario per il riconoscimento del valore dei manufatti architettonici. Il riferimento al manufatto individua la volontà di allargare sul piano quantitativo e qualitativo il campo di indagine coinvolgendo non solo la macrostoria degli avvenimenti capitali ma anche la microstoria dell’edilizia subalterna, delle tecniche di manutenzione, delle disponibilità di materiali e delle risorse umane cioè della “cultura minore”.
Il nucleo urbano in oggetto è stato sottoposto ad una sistematica indagine, utilizzando la fotografia e il disegno per documentare i caratteri principali dell’agglomerato, composto essenzialmente di edilizia minore impropriamente detta, ossia quelle modeste espressioni di necessità pratiche che trovano nello stare insieme la loro specifica esteticità.

Caratteri geneerali della costruzione

Si è inteso descrivere negli aspetti generali sia le caratteristiche geometrico-dimensionali, sia le caratteristiche materiali-tipologiche.
Il tessuto edilizio di Poggio Umbricchio è costituito in prevalenza da volumi il cui sviluppo in altezza è di tre livelli sopraterra (mediamente 11/12 mt); la casa ad un livello, nonostante l’esistenza originaria di fienili e magazzini (subito dopo alterati in più piani), è poco presente, mentre lo sviluppo di tre e più livelli, ricavati a volte da sopraelevazioni, si riscontra nella maggior parte dell’edilizia esistente.
La scatola muraria è costituita da murature che hanno spessore variabile da 45 a 85 cm, delimitando vani con un interesse medio variabile da 4 a 6 metri; un’ulteriore divisione degli ambienti è realizzata con divisori strutturalmente indipendenti dalla muratura portante dello spessore di 10, 22 cm.
Le pareti di facciata presentano bucature non sempre uguali e allineate, 1 volte di dimensioni insufficienti ad una buona aerazione dei locali per quanto riguarda gli edifici non rimaneggiati.
Per gli edifici rimaneggiati le cose cambiano in quanto le bucature hanno subito delle modifiche per permettere l’accesso ai nuovi balconi realizzati in c.a. o semplicemente allargati ricavandone bagni, ripostigli, ecc.
Le pareti interne hanno aperture di comunicazione solo se interessate da processi di rifusione e accorpamento tra unità edilizie distinte.
Le strutture orizzontali sono generalmente in legno (castagno, quaercia, cerro) locale per gli edifici che non hanno subito riamaneggiamenti, specie nell’ultimo decennio durante il quale sono stati modificati la maggior parte degli orizzontamenti.
Le coperture a falde con pendenza del 30% circa, originariamente organizzate con struttura in legno e sovrastruttura in coppi o lastre in pietra locale (arenaria), hanno subito per la maggior parte modifiche o vere e proprie sostituzioni con solette in c.a. e sovrastrutture in coppi nuovi.
Nonostante dette alterazioni, spesso deturpanti ed eseguite senza nessun rispetto per l’edilizia storica e per i sani principi del restauro, le coperture caratterizzano ancora in modo peculiare questo Paese.
Il materiale largamente usato per la costruzione è l’arenaria di Poggio Umbricchio, pietra naturale ricavata direttamente dal sito. L’arenaria è una roccia sedimentaria originata dalla cementazione di sabbia per fenomeni di diagenesi. Essa è piuttosto diffusa in molte regioni italiane, caratterizzata da un colore assai vario che passa dal grigio al giallognolo, al rossiccio.
La qualità della pietra è legata alla durezza; essa dipende sia dalla natura dei granuli costituenti la sabbia (ottimi il quarzo ed i feldspati) che dal tipo di materiale cementante: le arenarie più pregevoli sono quelle a silicio, seguite da quelle a cemento siliceo-calcareo, mentre quelle più scadenti sono quelle a cemento misto a sostanza argillosa.
La pietra di Poggio Umbricchio è un’arenaria micacea o legante calcareo assimilabile alla categoria media delle arenarie presenti in territorio nazionale; squadrata e lavorata, essa è utilizzata sia per gli apparecchi murari, sia per stipiti, architravi, davanzali, balconi, sovrastrutture di coperture, pavimentazioni interne ed esterne, elementi decorativi.
Altro materiale usato è il legno (castagno, quercia, cerro) utilizzato nelle coperture, come architrave nelle bucature, negli infissi, nelle porte e nei balconi.